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Palermo sulla rotta dei fenici verso, Occidente

Conferenza della Prof.ssa Lorenza Manfredi, Primo Ricercatore presso Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA-CNR)

La Sicilia è stata da sempre un punto di approdo sicuro per i naviganti provenienti dall’Oriente con la prua rivolta verso Occidente, crocevia di grandi civiltà che hanno segnato l’intera area del Mediterraneo.Tucidide, autore greco del V sec. a.C., indica Panormo (oggi Palermo) insieme a Mozia e Solunto, come una delle più antiche città di tradizione fenicia nell’isola. Il primo insediamento risale all’VIII sec. a.C. nell’area tra i torrenti Kemonia e Papireto.  Panormos, «tutto porto» in greco, è situata vicino l’estremo limite nord-orientale delMonte Pellegrino – designato dal XVI secolo come «Conca d’oro», conosciuto fin dai tempi più remoti come un territorio ricchissimo. Già nel Paleolitico superiore le popolazioni indigene avevano raggiunto un considerevole livello culturale come suggerito dalle incisioni rupestri rinvenute nelle grotte lungo le pendici del monte. Strappata aiCartaginesi dai Romani nel 254 a.C. durante la prima guerra punica, divenne fiorente municipio romano e raggiunse grande prosperità nel Isecolo dell’Impero.Foto.  Necropoli punica Tukory. Tomba e corredo della necropoli punica del VII secolo a.C.

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