Conferenza di Emanuele Papi, Professore di Archeologica Classica- Dipartimento di Scienze Storiche e Beni Culturali, Università di Siena
Le statue in marmo in Marocco in epoca romana. Le più antiche statue del Marocco furono scolpite all’epoca dei re Juba II e Tolomeo (25 a.C. – 40 d.C.), per celebrare i sovrani come eroi e come dei. Il marmo era stato importato dalla Grecia e le statue erano state probabilmente trasportate dalle botteghe di Cesarea di Mauritania, la capitale del Regno (oggi Cherchell in Algeria). La società del Marocco romano (40- fine III/V secolo d.C.) utilizzò le statue di marmo per raffigurare gli dei, gli imperatori, i personaggi più eminenti delle città e anche per arredare le dimore. Ogni città aveva il suo corredo di statue, commissionate ad artisti locali o importate da altri centri del Mediterraneo, che esprimeva la volontà di auto-rappresentazione delle comunità militari e civili e che racconta una storia interessante e finora poco conosciuta del Marocco antico.