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Costruire l’armonia con i ponti- Prof. Enzo Siviero

Prof. Enzo Siviero Vice Presedente RMEI – Réseau Méditerranéen des Ecoles d’Ingénieurs

Il progetto del ponte è, nell’accezione più classica, un atto culturale che affonda le sue radici nell’antica triade firmitas, utilitas, venustas che Vitruvio stesso ha coniato, in cui forma strutturale e funzione coincidono. Progettare e costruire ponti significa modificare il paesaggio esistente, caratterizzato da una propria storia e da un’immagine consolidata ricca di valori, offrendo nuove possibilità non solo funzionali, ma anche percettive e di relazione. Sotto questo aspetto, il ponte va visto nel suo calarsi armonico nel territorio nella sua natura di oggetto, di somma di particolari e di dettagli costruttivi.

Questa infrastruttura, utilizzata fin dal tempo dei Romani, è quasi sempre riconoscibile rispetto al paesaggio che la contiene e nel contempo è fortemente identitaria dei territori. In tal senso, all’idea del ponte come collegamento fisico si affianca la metafora della ricongiunzione tra antico e moderno, tra passato e futuro dove, attraverso una nuova visione dell’opera che vede l’architettura al centro della percezione umana e quindi elemento di paesaggio, la concezione della serialità del ponte che standardizza i luoghi viene superata a fronte dell’esaltazione del manufatto quale opera d’arte che diviene parte del luogo.

  • Organizzato da: ENM Rabat
  • In collaborazione con: IIC Rabat