LE 24 CARTOLINE DI #ITALIANSTORIES
· Abruzzo
La seggiovia è una sedia magica che ci porta avanti, verso un bianco sconosciuto e lontano, che ci fa scoprire noi stessi e ci fa crescere. Ma ci porta anche indietro, a un tempo in cui eravamo più piccoli, c’era ancora tutto da inventare, stringevamo i pugni e guardavamo il mondo srotolarsi davanti a noi e comparire tra la nebbia.
di Pier Lorenzo Pisano, voce Petra Valentini
· Basilicata
Gli occhi umidi di un uomo che guarda il mare di Napoli. E subito il ricordo vola alla Basilicata, a Montescaglioso: gli sconfinati campi di grano e di pannocchie; le corse dei bimbi in bicicletta; la raccolta delle more e la muta dei serpenti. Nel rovente sole d’agosto, nella nostalgia di una piccola comunità.
di Niccolò Matcovich, voce Alfonso De Vreese
· Calabria
Una passeggiata immaginaria tra i vicoli, le piazze, i palazzi di una città. Un’incursione, altrettanto immaginaria, in uno storico caffè di quella città, con i suoi profumi e i suoi sapori, tipici della tradizione calabrese. Quei sapori che restano immutati, nonostante il tempo e nonostante tutte le possibili evoluzioni.
di Maria Teresa Berardelli, voce Petra Valentini
· Campania
Racconto di una grande città e di tre piccoli gradini, in un angolo dove pare impossibile arrivare soltanto prima di esserci giunti, racconto dell’intimo e dell’istante del mare, del mare sempre timido e solenne.
di Fabio Pisano, voce Petra Valentini
· Emilia
Un luogo multiplo, che è Storia, monumento, architettura, soprattutto teatro. Una città plurale, Parma, in cui epoche e dominazioni si sono stratificate. Un uomo, straniero a tutto questo e quindi non immune alla meraviglia, che si ritrova a passare una notte chiuso in questo luogo. Parlando con i fantasmi e con i possibili futuri di un luogo che incarna l’anima complessa di Parma, dell’Emilia, d’Italia.
di Francesco Bianchi, voce Alfonso De Vreese
· Friuli Venezia Giulia
Del Friuli ricordavo un odore persistente: quello della grappa. Sono dovuta tornare a Castions di Zoppola per provare a capirlo... ma ho sbagliato mese. Mi è rimasta solo la memoria, quella di un paese che cambia letteralmente atmosfera. Un paese che si reinventa l’aria.
di Greta Cappelletti, voce Petra Valentini
· Lazio
L’olfatto è il senso della memoria, e per suo tramite si compie il ritorno a casa. Nell’inseguimento del piccolo piacere di un cornetto di notte, l’io ripercorre i propri passi, e, camminando in equilibrio tra sogno e ricordo, si riscopre nella città.
di Valeria Patota, voce Petra Valentini
· Lazio
Omissis è il mio viaggio notturno, estatico e segreto tra le rovine viventi della vecchia città - Roma. Uscire di notte, senza aprire la porta, senza che nessuno possa accorgersene. Incontrare esseri umani e non umani; tra una notte e l’altra qualcosa è andato perso, altro rimasto segreto.
di Martina Ruggeri, voce Leda Kreider
· Liguria
Uno sguardo da fuori per capire quello c’è dentro. Un viaggio in barca in bilico tra un passato che s’è perso e un futuro che tenta di reinventarsi. Per capire la Liguria, soprattutto se ci sei nato, devi avere la forza di andartene fuori, lontano, per mare: soltanto al ritorno potrai accorgerti che di quegli odori, di quei colori, di quei mestieri, di quelle storie antiche non puoi più farne a meno.
di Ian Bertolini, voce Alfonso De Vreese
· Lombardia
La Lombardia è ricca di posti splendidi: borghi medievali o rinascimentali, laghi arroccati tra le Prealpi, viali milanesi solcati dai tram, l’Adda e il Po che attraversano i campi. Io però sono sempre stato attratto da forme di bellezza più discrete e nascoste; così ho scelto di parlare di una villa in un parco, alla periferia di Milano; un luogo intimo e avvolgente, segreto, dove lasciarsi scivolare tra i pensieri, le ombre, i ricordi.
di Francesco Toscani, voce Alfonso De Vreese
· Marche
“Orti Giuli” è il nome di un parco pubblico vicino al centro storico di Pesaro. Questo si sviluppa sopra una collina caratterizzata da una suggestiva terrazza da cui si può godere di una visione panoramica sulla cittadina: il porto, il fiume, il colle San Bartolo. D’estate il posto è frequentato in occasione di concerti e feste, d’inverno invece da chi vuol essere dimenticato.
di Pablo Solari, voci Alfonso De Vreese, Lorenzo Frediani, Petra Valentini
· Marche
C’è il mare, la collina, la montagna, gli animali e gente stramba e tranquilla perché è un po’ sempre carnevale. Il che è un bene.
di Luca Tazzari, voce Lorenzo Frediani
· Molise
“Il pantano” è la storia di una terra viva e antica. Una terra di boschi, torrenti, animali e uomini. È una storia di famiglia che si unisce alle voci di tutti gli altri esseri che hanno attraversato quello spazio, un ringraziamento a un luogo in cui la natura è ancora legata alle vicende umane.
di Tommaso Fermariello, voce Lorenzo Frediani
· Piemonte
In un paesino tra le colline del Piemonte, le statuine di un presepe centenario raffigurano gli abitanti del villaggio che alle soglie del Novecento quel presepe lo costruirono, con legno, terra cruda, devozione e buona volontà. Oggi prendersi cura di quelle cianfrusaglie fragili e polverose è più una seccatura che altro, ma a due giovani uomini in un negozio di restauri il ricordo di quel presepe provoca una vertigine magica tra passato, presente e futuro.
di Tobia Rossi, voci Alfonso De Vreese, Lorenzo Frediani
· Puglia
Sono belle le cose che cambiano. Sono belle pure le cose che non cambiano mai. Le vite si compiono convulsamente alla velocità del loro destino; i luoghi invece rimangono fermi per centinaia di anni: incantati, per centinaia e migliaia di anni. La Puglia è un’eredità di pietre carsiche e rocce calcaree, di campi selvaggi e sentieri sterrati. E ancora di futuri limpidi, visti dall’alto.
di Christian Di Furia, voce Lorenzo Frediani
· Romagna
La Romagna è una terra di poeti e di artisti, di luci abbaglianti che proiettano ombre profondissime, tutto in Romagna dà vita a un immaginario fervido e instancabile. Un cinema, il Cinema Settebello di Rimini, diventa il luogo simbolo di questa terra che d’estate si popola di turisti e d’inverno si fa silenziosa e riflessiva, avvolta in quella stessa nebbia in cui ci perdiamo in Amarcord di Fellini. Il cinema, contenitore di mondi, la Romagna, generatrice di storie, racconti, immagini.
di Tatjana Motta, voce Leda Kreider
· Sardegna
Il mio sguardo sulla Sardegna vuole essere l’Ekphrasis di una fotografia inventata, immaginariamente attribuita a Cartier-Bresson, un invito a superare la superficie della cartolina per calarsi nel cuore del mito, di cui la Sardegna è ricca.
di Margarita Egorova, voce Leda Kreider
· Sicilia
Questa è la Sicilia che sbiadisce i confini e le certezze, l’isola meno sola fra tutte. La terra di tutti e di tutti i tempi, dove il tempo è un flusso triangolare, dove approdano gli amori sincretici. Sono le colline modellate dai venti mutevoli, i vulcani che eruttano memoria, i mari, promesse di orizzonti e di ritorni.
di Marco Morana, voce Alfonso De Vreese
· Trentino-Alto Adige
La pratica della passeggiata, tanto tra i monti quanto per le valli, accoglie paesaggio e mistero, vette e abissi, veglia e sogno.
di Riccardo Favaro, voce Petra Valentini
· Toscana
Chi ha vissuto una città tradizionalmente turistica come Firenze, conosce anche quella necessità biologica di ricostruirsi itinerari propri – cercarsi, nella città da tutti ammirata e percorsa, una città altra, rovesciata, non alternativa alla principale ma che la faccia da contrappeso – una Firenze personale, privata: una Firenze-ombra. Questo testo vuole essere una rapida incursione, un breve piano-sequenza, in questa controcittà.
di Fabrizio Sinisi, voce Alfonso De Vreese
· Umbria
Nei pressi di un minuscolo e quasi disabitato borgo fluviale vicino Narni, il blu intenso del fiume Nera attraversa una distesa di folti boschi verdi. Credo di credere in un qualche potere curativo del colore verde, così come in un qualche potere curativo della malinconia, che è blu, ma anche verde.
di Rosalinda Conti, voce Petra Valentini
· Valle d’Aosta
La montagna non si può ignorare, richiede attenzione, cura, presenza. È la regina del qui e ora. Un passo dopo l’altro, in salita, al ritmo del respiro, cascano gli orpelli delle opache vite cittadine e ci si risveglia. Un sasso che fa inciampare, l’incontro con uno stambecco, un tuono in lontananza. Siamo vivi e possiamo scegliere se arrivare fino alla cima, tornare indietro, oppure fermarci e stare.
di Valentina Gamna, voce Leda Kreider
· Veneto
Gli spazi non sono solo estensioni fisiche ma anche relazioni vive trasformate in ricordi. È così che un luogo, Padova, si confonde con una persona, un incontro per me fondamentale: Adone Brandalise, professore di Teoria della letteratura. Padova diventa la sua voce e la sua voce coincide con la nebbia, l’Università ottocentenaria, il giardino di Palazzo Maldura. Io stesso divento un luogo in questo spazio: le mille schegge dell’affresco di Mantegna nella Cappella Ovetari, distrutto da un bombardamento nel 1944. Padova, io e la voce di Adone ci ritroviamo così a essere un’immagine, la stessa fantasmatica urbs picta.
di Stefano Fortin, voce Leda Kreider
· Veneto
Venezia, città d’acqua. città unica, città magica. Ma cosa succede quando cala la notte e la città si svuota? La risposta è in questo viaggio onirico alla scoperta di una Venezia deserta, e più che mai viva.
di Michele Ruol, voce Leda Kreider