Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Proiezione del film “Il peccato” di Andreï Konchalovskij

Martedì 26 ottobre 2021 ore 17:00 (in Marocco) – ore 18:00 (in Italia) – online su YouTube e Facebook

Proiezione del film “Il peccato” di Andreï Konchalovskij.

Ore 17:00 Presentazione

Intervengono:

Andreï Konchalosvkij, regista

Elda Ferri, produttrice Jean Vigo Italia

Carlo Gentile, critico cinematografico ( Rai Cinema Sncci )

Caterina D’Amico, Storica del Cinema

Introduzione:

Carmela Callea Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Rabat

programma settimana 26 ott rett

“Il peccato” di Andreï Konchalovskij

Coproduzione italo – russa che ci immerge in un Rinascimento poco convenzionale, Il peccato è un film diretto da Andreï Konchalovsky che racconta la vita del genio Michelangelo Buonarroti, interpretato da Alberto Testone. 

Ambientato nella Firenze del XVI secolo, Konchalovsky mette in scena un Michelangelo amorale, perduto nell’alcol eppure scaltro nel negoziare coi potenti e straordinariamente lucido nei suoi progetti. Si tratta, soprattutto, di un personaggio ossessionato dalla ricerca del divino in un’arte in cui non può fare a meno di scorgere segni di trascendenza, incarnati dal fantasma di Dante, vero e proprio tramite con la divinità, ma anche dalla consapevolezza che i fruitori finale di quell’arte saranno individui che, di quel divino, sono la perfetta negazione.

Questa dialettica costituisce la riflessione centrale del personaggio e del film intero.

Andreï Konchalovsky

Regista, sceneggiatore e produttore russo, Andreï Konchalovsky Michalkov appartiene ad una famiglia di artisti in quanto figlio dello scrittore e poeta Sergej Michalkov e fratello del regista Nikita Michalkov. Per differenziarsi da quest’ultimo, sceglie in un secondo momento di adottare solo il cognome della madre, anche lei celebre poetessa.
Nonostante l’avviata carriera musicale, Konchalovsky poi finisce per iscriversi alla scuola di cinema VGIK, allora diretta da Michail Romm, dove incontra Andrej Tarkovskij. Per quest’ultimo, egli recitò prima in una piccola parte nel suo film d’esordio L’infanzia di Ivan e poi sceneggiò il suo secondo lungometraggio, Andrej Rublëv.

Parallelamente alla sua carriera di sceneggiatore, Konchalovsky si dedica alla regia ed esordisce nel 1965 con Il primo maestro, in cui riemerge l’ambiente russo all’indomani della Rivoluzione. Il suo secondo film, La felicità di Asja, viene censurato in patria per un certo realismo sulla vita nei kolchoz e ha una vita travagliata in sala.
Il crescente apprezzamento dei suoi film gli permette di lavorare all’estero, tra cui negli Stati Uniti, dove si trasferisce negli anni Ottanta. Nel 2014 vince il Leone d’Argento per la miglior regia alla 71ª Mostra del cinema di Venezia con Le notti bianche del postino, premio che vincerà di nuovo due anni dopo per Paradise.

In collaborazione con il Dipartimento di Lingua e Letteratura Italiana della Facoltà di Lettere e Scienze Umane dell’Università Mohammed V di Rabat, Rai Cinema, Fondazione Zeffirelli, la Casa del Cinema di Roma, con la Casa Editrice Il Calamo e con Visioni Condivise.

Prenotazione non più disponibile